Siamo nell'Alta Val Tidone, nella zona montana dell'Oltrepò Pavese, vicino al Passo Penice.
Romagnese si trova a 650 m di quota, immerso nel verde.
L'antico borgo di Romagnese (Castrum Romaniense), così si tramanda per tradizione, ebbe origine da un accampamento di legionari romani quando, nel 218 a. C., in fuga dopo la sconfitta nella battaglia del fiume Trebbia ad opera delle truppe di Annibale si accamparono qui.
Nel 1383 Gian Galeazzo Visconti diede in feudo il castello, il borgo e il territorio della Valle di Romagnese al celebre condottiero Jacopo Dal Verme quale premio per le sue imprese militari per l'espansione viscontea in Oltrepò. Vennero concessi a Dal verme anche i feudi di Rocca d'Olgisio (1378) e Val di Pecorara (1380).
Intorno al 1400 il conte Jacopo Dal Verme promulgò gli “Statuti del Comune di Romagnesio”, un originale codice di leggi civili e penali severissime che garantì benefiche ripercussioni sulla vita sociale ed economica di Romagnese.
Il feudo si ingrandì nel tempo con l'aggiunta dei territori di Zavattarello e Lazzarello fino a raggiungere la sua massima estensione con le concessioni fatte da Filippo Maria Visconti, Signore di Milano, delle città di Bobbio e delle terre di Voghera e di Castel San Giovanni, sottratte all'autorità e competenze dei Comuni di Piacenza, Tortona e Pavia.
Tratto da:
Enrico e Milla Crevani, Romagnese e la sua storia - dalle origini al 1900, Tipografia editrice La Nazionale, Parma 1970